Imparare a leggere le etichette degli alimenti

comment0 commenti list In: I nostri consigli

Leggere e comprendere le etichette degli alimenti è importante perchè ci consente di fare scelte più sane e consapevoli. Per nutrirci bene e meglio dobbiamo sapere cosa mangiamo.

Senza scendere in tecnicismi e normative, la confezione di un alimento deve riportare informazioni essenziali per consentirci di leggere l'elenco degli ingredienti, eventuali allergeni, la dichiarazione nutrizionale, le condizioni di conservazione e uso, il paese d'origine e la provenienza. Oltre ad altri riferimenti aziendali, di durabilità e la quantità.

La denominazione dell’alimento è un'indicazione obbligatoria e accanto deve essere indicato lo stato fisico nel quale si trova il prodotto o lo specifico trattamento che ha subito: ad esempio in polvere, liofilizzato, ricongelato, surgelato, concentrato, affumicato.

Decongelato: Se un alimento è stato congelato e poi decongelato per essere messo in vendita, il termine decongelato deve figurare in bella vista, accanto alla denominazione del prodotto.

Imitazioni: Quando si sostituisce un ingrediente tipico con un altro che non lo è, questo deve essere menzionato vicino alla denominazione dell’alimento.

Aggiunta di acqua: Se viene aggiunta una quantità di acqua che supera il 5% del peso del prodotto finito, bisogna specificarlo vicino alla denominazione del prodotto.

I produttori devono essere precisi nello specificare quali grassi sono stati utilizzati per preparare l'alimento. Nella lista degli ingredienti non possono comparire indicazioni generiche come olio vegetale o grasso vegetale, ma indicazioni precise, per esempio dire olio di girasole o grasso vegetale di palma.

Elenco ingredienti e allergeni

La lista degli ingredienti è l’elenco di tutte le sostanze impiegate nella produzione, in ordine decrescente di peso.

I componenti di un alimento che più facilmente possono causare reazioni allergiche devono apparire nella lista degli ingredienti con una certa evidenza: solitamente sono in grassetto, oppure possono essere indicati in un colore diverso, o con una sottolineatura.

Anche i prodotti sfusi devono riportare obbligatoriamente l’indicazione della presenza degli allergeni, che troveremo segnalata anche sui prodotti somministrati nei ristoranti, bar, mense, a volte in appositi libri o fogli a parte.

Nel caso degli alimenti per cui non è previsto l’obbligo di riportare la lista degli ingredienti, il nome dell’allergene dovrà essere segnalato sull’imballaggio dopo la parola contiene: per esempio contiene soia.

Ma quali sono gli allergeni?

  • Cereali contenenti glutine: grano,
    segale, orzo, avena, farro
  • Crostacei e prodotti a base di crostacei
  • Uova e prodotti a base di uova
  • Pesce e prodotti a base di pesce
  • Arachidi e prodotti a base di arachidi
  • Soia e prodotti a base di soia
  • Latte e prodotti a base di latte
  • Frutta a guscio: mandorle, nocciole, noci,
    noci di acagiù, noci di pecan, noci del Brasile,
    pistacchi, noci macadamia e i loro prodotti
  • Sedano e prodotti a base di sedano
  • Senape e prodotti a base di senape
  • Semi di sesamo e prodotti a base di semi di
    sesamo
  • Anidride solforosa e solfiti
  • Lupini e prodotti a base di lupini
  • Molluschi e prodotti a base di molluschi

Indicazioni nutrizionali sulle etichette

La dichiarazione nutrizionale è obbligatoria e fornisce indicazioni su: valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale. Inoltre, può essere integrata con l’indicazione su acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre.

L’indicazione del valore energetico è riferita a 100 g/100 ml dell’alimento, oppure alla singola porzione. Il valore energetico è espresso come percentuale delle assunzioni di riferimento per un adulto medio ossia circa 2000 kcal al giorno.

Sono indicazioni importanti perché ci permettono di capire nel dettaglio cosa stiamo assumendo e in che percentuale, ad esempio quanta predominanza c'è di zucchero, di grassi, e delle altre sostanze.

Etichette leggibili

Un’etichetta per essere utile al consumatore deve essere prima di tutto leggibile, niente informazioni nascoste nelle pieghe delle confezioni né caratteri troppo piccoli e impossibili da decifrare per chi non abbia un vista aquilina o una lente di ingrandimento a portata di mano.

Tecnicamente c'è anche un'altezza minima per i caratteri, che non deve essere inferiore a 1,2 millimetri, e per i piccoli imballaggi inferiore a 0,90 millimetri.

Per capire invece quando scade un prodotto dobbiamo distinguere due indicazioni che possiamo trovare sulla confezione del prodotto: la data di scadenza oppure il termine minimo di conservazione (TMC). La prima rappresenta il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato, la seconda che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute dopo un'analisi visiva e olfattiva.

Sulle confezioni troviamo anche le condizioni di conservazione, che devono essere indicate per consentire una conservazione
ed un uso adeguato degli alimenti dopo l’apertura della confezione. E ci sono utili anche per evitare sprechi di cibo.

Conoscere il paese d’origine e luogo di provenienza ci fa acquistare e mangiare informati, e sono campi obbligatori per alcuni prodotti come carni bovine, pesce, frutta e verdura, miele, olio extravergine d’oliva, carni fresche e congelate delle specie suina, ovina, caprina e avicola.

imparare a leggere le etichette degli alimenti

Indicazioni nutrizionali

L’etichetta degli alimenti, oltre a fornire informazioni necessarie relative al prodotto commercializzato, può essere utilizzata dal produttore come mezzo per valorizzare i propri prodotti e dal consumatore per fare scelte più attente e in linea con le sue necessità. Abbiamo già parlato in un altro nostro articolo delle diciture nei prodotti senza zuccheri.

Un'indicazione nutrizionale è qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute all’energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o non apporta; e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute o non contiene.

Tra le indicazioni principali troviamo:

  • A basso contenuto calorico: il prodotto contiene non più di 40 kcal/100 g per i solidi o più di 20 kcal/100 ml per i liquidi;
  • A ridotto contenuto calorico: il valore energetico è ridotto di almeno il 30%;
  • Senza calorie: il prodotto contiene non più di 4 kcal/100 ml;
  • Senza zuccheri: il prodotto contiene non più di 0,5 g di zuccheri per 100 g o 100 m;
  • Senza zuccheri aggiunti: il prodotto non contiene zuccheri o ogni altro prodotto utilizzato per le sue proprietà dolcificanti, se l’alimento li contiene naturalmente (come quelli della frutta) si deve riportare sull’etichetta: contiene naturalmente zuccheri;
  • Fonte di fibre: il prodotto contiene almeno 3 g di fibre per 100 g o almeno 1,5 g di fibre per 100 kcal:
  • Ad alto contenuto di fibre: il prodotto contiene almeno 6 g di fibre per 100 g o almeno 3 g di fibre per 100 kca.

Sulle etichette dei prodotti possiamo anche trovare informazioni nutrizionali in sintesi rispetto alla versione più tradizionale dell'alimento.

La dicitura senza indica che quell'alimento contiene quel nutriente in quantità vicina allo zero.

La dicitura basso specifica che l'alimento contiene quel nutriente in quantità maggiore rispetto ad alimenti etichettati con la dicitura senza.

La dicitura ridotto intende che l’alimento contiene quel nutriente in quantità inferiore del 30% rispetto alla versione classica.

Indicazioni complementari

Alcuni alimenti possono riportare indicazioni aggiuntive e complementari. Il più ricorrente forse è quando vediamo la presenza di liquirizia negli alimenti. I dolciumi o bevande ai quali viene aggiunta la liquirizia ad una concentrazione pari o superiore a 100mg/kg o 10mg/l, riporteranno la dicitura contiene liquirizia subito dopo l’elenco degli ingredienti.

I prodotti con un quantitativo di caffeina superiore a 150 mg/l e che non siano né caffè né tè, oltre all’indicazione tenore elevato di caffeina, riporteranno la dicitura "Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento".

Gli alimenti con aggiunta di fitosteroli e fitostanoli riporteranno la dicitura addizionato di steroli vegetali o addizionato di stanoli vegetali. Sarà evidenziato che l’alimento è destinato esclusivamente a coloro che intendono ridurre il livello di colesterolo nel sangue. Inoltre, verrà indicato che il prodotto potrebbe non essere adeguato per le donne in gravidanza, in allattamento e i bambini di età inferiore a cinque anni.

Crediti immagini, foto di copertina: Pablo Merchán Montes. nell'articolo: foto di S O C I A L . C U T su Unsplash, foto di Brooke Lark su Unsplash.

Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre