Sai asciugarti i capelli? - Blog - Drogheria Olimpia

comment0 commenti list In: I nostri consigli

In rete si trovano molte nozioni su come si dovrebbero trattare i capelli: prodotti su prodotti, pettine si, spazzola no, poco phon e soprattutto...guai alla piastra!

La confusione è tanta e spesso si seguono i consigli alla cieca, senza poi riscontrare miglioramenti. Abbiamo quindi deciso di raccontarvi la NOSTRA esperienza, testata su di noi e confrontata con le nostre parrucchiere di fiducia.

Primo step

Shampoo e balsamo: in commercio se ne trovano di ogni genere. Alle piante, alle erbe, alla frutta, al tiramisù...ormai quando facciamo la doccia ci viene fame!

Eleggere il migliore sarebbe davvero presuntuoso, in quanto ogni capello è differente e a volte quando ci si trova bene con un prodotto può capitare che dopo qualche tempo questo non vada più bene, perchè il nostro capello è cambiato. Può succedere. Magari dopo una gravidanza, un intervento, o dopo un lungo periodo di stress. Può capitare e non bisogna spaventarsi. Qundi cominciamo col dire di non ancorarsi alla prima scelta: gli shampoo e i balsami vanno provati. Quando ci sembra di avere un effetto benefico minore, è ora di cambiare. Provatene altri e vedrete che troverete quello giusto per voi, in quel momento.

Secondo step

C'è una procedura migliore di altre per asciugare i capelli?

Sicuramente è vero che usare troppo phon non giova al capello. Ma spesso si leggono delle (presunte) certezze che non si adattano a tutte le teste. Ad esempio ci sono persone che hanno talmente tanti capelli da poterci tessere un tappeto. Come si può non usare il phon? Impensabile.

A prescindere dalla quantità di capelli, la cosa migliore è avvolgerli in un turbante apposito in modo da raccogliere tutta l'acqua in eccesso, arrivando così all'asciugatura vera e propria con i capelli poveri d'acqua. I capelli trattati, ma anche quelli naturali, hanno le squalme aperte (si, i capelli hanno le squame!) perchè le tinture, per poter penetrare, devono aprirle. Dopo la colorazione vengono normalmente usati prodotti per richiuderle, ma purtroppo non torneranno mai come in origine, e le squame aperte assorbono tanta acqua da poter abbeverare tutto il parco del Serengheti. La tecnica migliore sarebbe poter tenere il turbante per una ventina di minuti (in inverno anche meno, non dobbiamo ammalarci).

I sottoscritti hanno sia molti capelli che squame aperte, e abbiamo riscontrato che usando due turbanti raggiungiamo un risultato ottimale (per noi). Il primo lo indossiamo appena usciti dalla doccia, giusto per il tempo di asciugarci. Prima di dedicarci ad altro, mettiamo il secondo turbante per altri dieci minuti. A chi ha una quantità "normale" di capelli probabilmente un turbante può bastare, bisogna imparare a dosare le cose in base alle proprie esigenze.

Terzo step

Il phon: se si seguono questi passaggi, il capello arriverà all'asciugatura in buone condizioni, facendo si che non ci si debba accanire con il phon. Le tecniche di asciugatura variano, e come per lo shampoo e il balsamo, dovete trovare la vostra strada. Provare tecniche diverse è l'unico modo per trovare il metodo migliore.

Un altro passaggio meraviglioso (per chi ha tempo) è far trascorrere mezzora tra il phon e la piastra. In questo modo i capelli rilasceranno tutta l'umidità che si è creata asciugandoli, rendendo il passaggio della piastra meno aggressivo e più performante.

Ultimo step

L'amata/odiatra piastra: c'è la credenza diffusa che la piastra rovini i capelli. Sempre. A prescindere. Sappiate che anche il phon rovina i capelli; l'ideale sarebbe far asciugare i capelli all'aria. Ma siamo nel 2021, e se non vogliamo sembrare la Cuccarini ai tempi d'oro, qualcosa bisogna usare. Anche guardare sei ore di fila una serie tv non ci fa molto bene, ma lo facciamo lo stesso, e accanirsi su ogni ciocca con dieci passate di phon, è sicuramente peggio di una passata di piastra fatta bene.

La giusta via sta nel mezzo. Spesso si sentono ragazze che a casa copiano la routine che la parrucchiera applica in negozio. Anche questo non è corretto: la parrucchiera ha tempi da rispettare e soprattutto ha "la mano" per poter accorciare i tempi ottenendo comunque un risultato perfetto.

Non tutto quello che fa la parrucchiera è salutare per il capello (prima di andarla a denunciare, tranquilli, farsi coccolare una o due volte al mese non vi farà rimanere pelate). Ad esempio i capelli non andrebbero pettinati quando sono bagnati. Scommetto che lo fate quasi tutte. La parrucchiera ha bisogno di farlo per i motivi succitati, ma i capelli bagnati sono "elastici" e pettinarli in quella condizione rischia di spezzarli più facilmente. Quindi cosa bisogna fare? Non pettinarli? Come detto prima, anche questo non può valere per tutti. Ad esempio gestire una testa riccia non districata sarebbe impossibile. Un discorso simile lo si potrebbe applicare anche ai prodotti bio, che non sono adatti a tutti i tipi di capelli. Se i capelli sono particolarmente crespi, un po' di siliconi (che ricordiamolo, non fanno male, sono materiali inerti) aiutano a domare la chioma.

Quindi ricapitolando: il turbante per capelli è un valido aiuto per raccogliere l'acqua in eccesso ed evitare di insistere con phon e piastra nel modo sbagliato. Comodissimo anche da mettere in valigia per le vacanze, soprattutto quando in albergo scarseggiano gli asciugamani. Per il resto, provate tutto, sperimentate e ricordate che ogni testa è diversa.

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Piccola curiosità!

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Sapete che i capelli lisci non esistono? Tutti i capelli tendono a diventare leggermente mossi da una certa lunghezza in poi. Il tanto desiderato capello-spaghetto è un'utopia.

Ma il settimo giorno Dio inventò la piastra, ed egli vide che era cosa buona.

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